Bor Zuljan
liuto
Ratko Teofilović
voce

Radiša Teofilović
voce

05.08.2023 – 21:00

Palazzo Gallone
Tricase (LECCE)

Tales from the ancient Balkans

Anonymous

Čaj goro čarna
Smij Smiljana
Rosna livada

Jano mori
Mome stoe
Vrbice vrbo zelena

Popoj mi slugo careva
Sve ptičice

Devojče belo crveno

Visoka planino

Nišnu se zvezda
Atidžiče belo crveno

Ni prela gora ni tkala
More izgrejala sjajna mesečina

Goro le goro zelena
Nedo le arna devojko
Goranine Ćafanine

Bor Zuljan

Bor Zuljan (1987) è attivo in diversi generi musicali e suona molti strumenti a corde pizzicate antichi, moderni e tradizionali. Si è specializzato principalmente nella musica rinascimentale, riscoprendo strumenti, suoni e tecniche di esecuzione dimenticati. Si esibisce a livello internazionale come solista e all’interno di varie formazioni: Tasto Solo, Graindelavoix, L’Achéron, Vox Luminis, Il Giardino Armonico, Le Concert Brisé, in duo con Dusan Bogdanovic, e con Romain Bockler (Dulces Exuviae), oltre che con il suo ensemble La Lyra. Dal 2011 è direttore artistico del festival di musica antica Flores Musicae in Slovenia. Nel 2013 l’Istituto di Musicologia della Slovenia ha pubblicato la sua edizione critica delle opere per liuto di Giacomo Gorzanis, compositore a cui ha dedicato il primo album de La Lyra con il cantante Pino De Vittorio, uscito nel 2018 con Arcana. Insegna liuto al CPMDT di Ginevra, e tiene numerose conferenze e masterclass in istituzioni prestigiose, come la Schola Cantorum Basiliensis, la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, il CNSMD di Lione e l’HEM di Ginevra.

Ratko Teofilović e Radiša Teofilović

I gemelli Teofilović, Ratko e Radiša, sono, nel vero senso della parola, interpreti unici dell’antica musica serba e balcanica. Nella loro interpretazione vocale di questo tradizionale patrimonio poetico e musicale insistono su una forma autentica, mai usata prima, a cappella a due voci, che è diventata la loro firma musicale professionale, aiutandoli a creare una posizione unica nel panorama musicale dei Balcani. Molti critici musicali e specialisti hanno salutato i Teofilović come i rappresentanti del più importante sviluppo musicale dell’epoca in Serbia: Ratko e Radiša non sono solo i custodi di un comune sogno popolare ma anche una testimonianza unica del potere miracoloso di una canzone (Petar Peca Popović); attestano che i canti popolari tradizionali non sono un feticcio, né una reliquia, ma un costante, liturgico movimento dello spirito attraverso il tempo (Emilija Radmilović).

Musica